Le giornate più buie dell’anno e Biscotti all’arancia

Il grande buio poco prima del solstizio e una ricetta per ecologisti pigri

I giorni prima del solstizio d’inverno

Sebbene abbia abbracciato con gioia e gratitudine il lungo cammino della ruota dell’anno, questo è il momento che credo di amare meno.

Il cielo grigio che qui in pianura si carica più di pioggia che di neve, il vento tagliente da nord-est, gli alberi ormai spogli, la luce che ha inesorabilmente lasciato il posto alle lunghe notti…

Sarà perché di sole, come ogni cosa, vivo e mi nutro oppure per un’atavica e un po’ infantile paura del buio, ma in questi giorni ho sempre visto le mie energie calare e un grande bisogno di riposo, quiete e cibi caldi. Tutte cose meravigliose, ma non sempre praticabili nel grande (e a volte un po’ agitato) mare della vita di tutti i giorni.

Per fortuna c’è l’attesa del Natale a mitigare questo malanimo e non credo davvero sia un caso. Portare bellezza e colore nelle case, concentrarsi sulle persone che si amano e donare loro un po’ di gioia, affondare nella magia più antica e genuina serve a resistere, a non abbattersi e ad avere fiducia che anche questa lunga notte passerà.

Ecco allora il senso degli addobbi, dei regali, del cucinare e concedersi qualcosa di bello e buono, delle candele, dei tè da bere con la coperta sulle ginocchia, delle spezie e delle arance un po’ dappertutto…

Le arance (e le loro bucce)

Sarà perché finalmente sono di stagione, sarà perché con la cannella ci stanno davvero bene, sarà che sono troppo carine per farci le decorazioni… Ma per Natale le arance anche qui non mancano mai.

Fa un certo effetto pensare che è esistito un tempo in cui le arance, cariche di simboli e leggende, erano così preziose da potersele concedere solo a Natale. E fa ancora più effetto vederle date un po’ per scontate ai nostri giorni.

Tornando invece a credere che il cibo non abbia mai smesso di essere prezioso e non ne debba andare persa nessuna parte, è per me diventata abitudine togliere con il pelapatate la parte arancione della buccia di ogni arancia prima di mangiarla. Metto poi le scorzette su un panno e le appoggio sul termosifone per farle essiccare.

La preziosa e profumatissima scorza essiccata si conserva per settimane in un vaso di vetro al riparo dalla luce e si può usare all’occorrenza. Ci si può fare di tutto, compresi tanti regalini natalizi homemade tipo il sale aromatico o un delizioso tè (magari aggiungendo anche mela essiccata a pezzetti e cannella) oppure il preparato per biscotti e per la cioccolata calda da mettere a strati in un vasetto…

Tutto a patto che si parli di arance bio o comunque non trattate e dopo averle lavate bene.

Tornando ai Biscotti all’arancia…

Non credo esista nulla di più bello che accendere il forno in una fredda mattinata di pioggia e mescolare uova, zucchero e farina, formare un impasto che magari sa di miele, di spezie… Oppure di arancia come questo e divertirsi a preparare qualche biscotto.

Biscotti semplici, che si capisce al volo che sono fatti in casa, di quelli da mettere in una scatola di latta e conservarli per giorni.

La ricetta è facile e presa da un vecchio libro, adattata perché ci sia l’olio al posto del burro, senza uova perché in questi giorni le galline ne depongono pochissime e per usare le scorze di arancia che ho raccolto ed essiccato. Pochi ingredienti che si preparano in poco tempo, senza strumenti particolari a parte il frullatore e senza sporcare mezza cucina.

Una tisana calda, le candele dell’Avvento e l’albero di Natale accesi, il profumo di arancia in tutta la casa, i biscotti appena fatti con il tè. È vero, fuori è buio e freddo, ma un posto comodo e caldo in cui tornare per fortuna qui c’è.

Biscotti all’arancia: In una ciotola mescolare 200 g di farina e un pizzico di sale. A parte, frullare 80 g di olio di girasole, 50 g di zucchero, 50 g di acqua e 10 g di scorza di arancia essiccata (più o meno l’equivalente della scorza di 1 arancia). Incorporare il liquido ottenuto nelle polveri per ottenere un panetto omogeneo da far riposare qualche minuto. Dividere l’impasto in palline da schiacciare leggermente e mettere al centro di ciascuna una mandorla. Cuocere in forno preriscaldato a 200°C per 10-12 minuti.

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