Una questione di leggerezza.
I primi giorni dell’anno
Non abbiamo trascorso un Natale fra i più sereni quest’anno, in attesa di notizie che non sapevamo se poter definire buone o cattive.
Sono state più che altro festività fatte di quel fastidioso altalenare di apprensione e speranza, che per fortuna si è risolto per il meglio. Un peso enorme che in un lampo svanisce con un “sto bene, per fortuna non era quello che si pensava“.
È in questi momenti che si sperimenta qualcosa di molto profondo, quella leggerezza consapevole, che non è superficialità, come diceva Calvino.
Le cose assumono un valore completamente nuovo ed ecco che un pomeriggio in famiglia, le fusa del gatto o il grano che sta crescendo nei campi diventano qualcosa di potente, capace di strappare sincera gioia e meraviglia.
Anche l’orto, in questo senso, non delude mai. Pieno di vita, fra bruchi e coccinelle in cerca di riparo assieme a qualche lombrico che striscia sotto lo spesso strato di pacciamatura. Il nostro obiettivo del periodo è raccogliere e consumare gli ultimi finocchi, in modo che le fondamentali (e tanto attese) gelate di gennaio non possano rovinarli.
La cosa bella, poi, è riscoprire l’utilità di tutta la pianta che in pochi sanno essere grande, molto rigogliosa e commestibile praticamente in ogni sua parte.
L’insalata di finocchio e arancia
Nei mesi freddi qui a casa siamo tipi da zuppe e cibi confortanti, la base della nostra alimentazione, e li prepariamo praticamente ogni giorno.

Nonostante ciò, una delle ricette più semplici e buone che io conosca, fra le più gettonante sulla nostra tavola d’inverno, è proprio quella di un’insalata. Gli ingredienti sono pochi, facilmente reperibili ed economici, ma il colore ed il sapore sono una vera gioia!
Finocchi tagliati finissimi, cipolla rossa a cubetti piccoli (poca, ma comunque opzionale), arancia a pezzi, qualche oliva nera se piace. Non serve aggiungere altro a parte sale, pepe, olio e un pizzico delle barbette del finocchio tritate fini.
Senza dosi, a gusto e “sentimento”, perfetta per un pranzo veloce oppure come contorno ad una cena un po’ più elaborata.
Insalata di finocchio e arancia: Tagliare finemente il finocchio (io calcolo mezzo a persona) e metterlo in ciotola. Aggiungere anche mezza cipolla rossa tagliata a cubetti piccoli assieme a un’arancia pelata a vivo e tagliata a pezzetti. Unire una manciata di olive nere e condire con olio di oliva, sale e pepe. Decorare con qualche barbetta di finocchio tagliata fine.
La tisana digestiva e antispreco
È ormai mia abitudine raccogliere la buccia delle arance prima di mangiarle o utilizzarle per qualsiasi preparazione. È anzi per me una parte preziosa quanto la polpa, ricca di profumo e proprietà. Impensabile sprecarla.
Allo stesso modo, anche le foglie e le parti più coriacee del finocchio trovo siano molto utili. Sebbene in erboristeria vengano impiegati i semi per le loro proprietà aromatiche, digestive e antigonfiore, tutta la pianta contiene sostanze con le stesse caratteristiche, solo in quantità più modeste.
Nulla vieta quindi di sfruttare anche le proprietà degli “scarti” del finocchio in un infuso molto dolce e leggero, perfetto a fine pasto specialmente in questo periodo dell’anno.
Basta tagliarli a pezzetti piccoli e metterli in infusione con un po’ di scorza di arancia e un paio di foglie di alloro in un pentolino di acqua bollente. Si mette quindi il coperchio e si lascia riposare per circa 20 minuti. Si potrà infine filtrare e, se si vuole, dolcificare a piacere con miele o uno sciroppo di proprio gradimento per ottenere a costo zero una bevanda gradevole e capace di aiutare la digestione.
Una coperta e una tisana calda, completamente preparata da noi… In fin dei conti, credo, anche questa è magia.

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